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Etichettatura alimentare

Aggiornamento: 17 giu

Come leggere l'etichetta alimentare: guida per scegliere consapevolmente

Quante volte ci troviamo davanti a scaffali colmi di prodotti, cercando di capire quale sia davvero la scelta migliore per noi? L’etichetta alimentare è uno strumento essenziale per chi desidera fare scelte più consapevoli a tavola. Non è solo un insieme di numeri e parole: rappresenta la carta d’identità dell’alimento, una fonte preziosa di informazioni sulla composizione, l’origine, la qualità e il valore nutrizionale di ciò che compriamo. Imparare a leggerla significa prendersi cura della propria salute già dal momento dell’acquisto.



Cos’è l’etichetta alimentare?

Secondo il Regolamento UE 1169/2011, l’etichetta è:

“qualunque menzione, indicazione, marchio di fabbrica o commerciale, immagine o simbolo che si riferisce a un alimento e che figura su qualunque imballaggio, documento, avviso, etichetta, nastro o fascetta che accompagna o si riferisce a tale alimento”.

È obbligatoria per tutti gli alimenti confezionati e ha come obiettivo quello di garantire trasparenza, sicurezza alimentare e diritto all’informazione per il consumatore.


Cosa deve riportare un’etichetta alimentare?


Ecco gli elementi principali da leggere:


1. Denominazione dell’alimento

Specifica in modo chiaro di che alimento si tratta, indicando la sua natura, lo stato fisico e l'eventuale trattamento subito. Esempio: “latte parzialmente scremato UHT" o "filetti di sgombro al naturale”.


2. Elenco degli ingredienti

Riporta tutte le sostanze utilizzate per la produzione del prodotto, indicate in ordine decrescente di quantità. Non sempre è obbligatorio (come nel caso di aceto, latticini, zucchero puro). Alcuni elementi devono apparire in modo chiaro e immediato, quali:

  • Additivi: indicati indicati con la lettera E seguita da tre cifre (es. E330 per l’acido citrico);

  • Aromi: se riportati come aroma sono di origine sintetica, se come aroma naturale derivano da fonti vegetali o animali);

  • Allergeni: devono essere evidenziati, spesso con caratteri diversi o appositi avvisi (es. “può contenere tracce di frutta a guscio”). Quali sono gli allergeni? -Cereali, contenenti glutine: grano, segale, orzo, avena, farro -Crostacei e prodotti a base di crostacei -Uova e prodotti a base di uova -Pesce e prodotti a base di pesce -Arachidi e prodotti a base di arachidi -Soia e prodotti a base di soia -Latte e prodotti a base di latte -Frutta a guscio: mandorle, nocciole, noci, noci di acagiù, noci di pecan, noci del Brasile, pistacchi, noci macadamia e i loro prodotti -Sedano e prodotti a base di sedano -Senape e prodotti a base di senape -Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo -Anidride solforosa e solfiti -Lupini e prodotti a base di lupini -Molluschi e prodotti a base di molluschi


3. Data di scadenza o Termine Minimo di Conservazione (TMC)

Sulla confezione devono essere riportate due indicazioni relative alla durabilità del prodotto. È importante conoscere la differenza tra le due indicazioni per evitare sprechi.

  • “Da consumare entro il...”: è la data di scadenza, applicata nel caso di prodotti altamente deperibili; oltre tale data l’alimento, se consumato, può risultare non sicuro per la salute;

  • “Da consumarsi preferibilmente entro il...”: è il TMC, che indica che il prodotto, oltre a tale data, può perdere alcune qualità organolettiche (gusto, odore), ma non rappresenta un rischio per la salute.


4. Dichiarazione nutrizionale

È la tabella dei valori nutrizionali, obbligatoria, che indica:

  • Valore energetico (kcal e kJ);

  • Grassi totali e grassi saturi;

  • Carboidrati e zuccheri;

  • Proteine;

  • Sale.

I valori sono riferiti a 100 g / 100 ml o alla porzione consigliata, e spesso viene indicata anche la percentuale rispetto al fabbisogno giornaliero di un adulto (basato su una dieta da 2000 kcal).

Possono essere indicati anche:

  • Fibre;

  • Vitamine e sali minerali;

  • Acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi

  • Amido, polioli.


5. Claims nutrizionali e salutistici

I claims sono affermazioni che valorizzano il prodotto, ovvero indicazioni nutrizionali e sulla salute. Devono essere autorizzati e scientificamente fondati, per garantire ai consumatori l'accuratezza e la veridicità delle informazioni.

  • Indicazione nutrizionale: secondo l'Art. 2 del Reg. 1924/2006, è "qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche, dovute all’energia (valore calorico) che apporta, apporta a tasso ridotto o accresciuto o non apporta; e/o alle sostanze nutritive o di altro tipo che contiene, contiene in proporzioni ridotte o accresciute o non contiene". Esempio: "a basso contenuto di zuccheri", "fonte di fibre", "ad alto contenuto di proteine";

  • Indicazione sulla salute: secondo l'Art. 2 del Reg. 1924/2006, è "qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda l’esistenza di un rapporto tra un alimento o uno dei suoi componenti e la salute fanno riferimento a effetti sulla salute". Esempio: "il calcio è necessario per il mantenimento di ossa normali".


6. Modalità di conservazione e utilizzo

Forniscono istruzioni su come conservare il prodotto prima e dopo l’apertura, come prepararlo ed eventualmente come cuocerlo. Se prevista, deve essere indicata anche la modalità di scongelamento.


7. Quantità netta

Espressa in grammi o millilitri, indica la quantità effettiva di alimento contenuta. Nei prodotti con liquido di governo (come legumi in scatola) deve essere indicato anche il peso sgocciolato.


8. Informazioni sulla produzione

Devono essere presenti le informazioni relative al Paese d'origine del prodotto e al luogo di provenienza:

  • Nome del produttore,

  • Sede dello stabilimento,

  • Lotto di produzione, utile in caso di richiami.


Alcuni consigli per leggere bene le etichette

  • Leggi l'elenco degli ingredienti Preferisci prodotti con liste brevi e comprensibili, che spesso sono indice di un prodotto meno elaborato e più naturale; Ricorda che il primo ingrediente è quello più abbondante; Attenzione agli ingredienti nascosti, come zucchero che viene definito con altri nomi (sciroppo di glucosio, destrosio, maltosio).

  • Controlla la presenza di allergeni Aspetto fondamentale per soggetti allergici e/o intolleranti.

  • Attenzione al sale Preferisci prodotti con meno di 1,2 g di sale per 100 g.

  • Verifica che sia davvero integrale Cerca la dicitura “farina integrale” tra i primi ingredienti. La dicitura "crusca aggiunta" indica che a una base di farina bianca viene aggiunta successivamente la crusca, cioè solo la parte fibrosa esterna del chicco e non contiene il germe (che invece viene compreso nella lavorazione della farina integrale).

  • Valuta i grassi Preferisci prodotti con pochi grassi saturi, meglio se sotto i 2-3 g su 100 g di prodotto.

  • Guarda la data di scadenza o il TMC Importante per ridurre gli sprechi e tutelare la salute.

  • Attenzione ai claim Spesso frasi come "light", "senza zuccheri", "a basso contenuto di grassi" possono essere fuorvianti; meglio sempre consultare l'etichetta completa e visionare l'elenco ingredienti.


Conclusioni

Leggere l’etichetta è il primo passo per fare scelte più consapevoli. Conoscere il proprio fabbisogno giornaliero e imparare a interpretare le informazioni riportate ci permette di prendere decisioni più equilibrate, ogni giorno.




 
 
 

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