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Zucchero bianco e zucchero di canna: quale scegliere?

Cos'è lo zucchero?

Lo zucchero è un carboidrato semplice, un nutriente per il nostro organismo, che apporta energia.

Ne esistono di diversi tipi, in base al numero di molecole da cui sono formati:

  • MONOSACCARIDI, formati da una sola molecola di zucchero: glucosio, fruttosio e galattosio;

  • DISACCARIDI, composti da due molecole di zucchero: lattosio e saccarosio;

  • POLISACCARIDI, caratterizzati da più di due molecole di zucchero.

Glucosio e fruttosio sono presenti nella frutta e nel miele. Il galattosio si trova nel latte, legato al glucosio.

Il lattosio (dato da glucosio + galattosio) è presente nei latticini freschi come yogurt, latte e derivati. Il saccarosio (composto da glucosio + fruttosio) è il comune zucchero da tavola.


Zucchero bianco e zucchero di canna: cosa sono davvero

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Le fonti principali utilizzate dall’industria per produrre il classico zucchero da tavola (saccarosio) sono due: barbabietola da zucchero e canna da zucchero.

In entrambi i casi, dopo l’estrazione, si ottiene un liquido molto scuro che deve essere purificato. Questo processo separa due elementi:

  • Il saccarosio (bianco e cristallino);

  • La melassa (la parte scura, residuo della lavorazione).


La differenza sta nella melassa (che conta poco)

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Nel caso della barbabietola, la melassa ha un gusto sgradevole, quindi viene eliminata completamente. Si ottiene così il classico zucchero bianco da tavola.

Nel caso della canna da zucchero, invece, la melassa ha un sapore più piacevole. Per questo, in alcune lavorazioni, una piccola parte viene lasciata. È così che si ottengono zuccheri come il demerara o il muscovado, dal colore più scuro e con un sapore più aromatico.

Ma attenzione: la quantità di melassa residua è minima. Anche questi zuccheri “grezzi” o “di canna” sono composti per oltre il 95% da saccarosio.


Zucchero di canna più sano? No, è solo diverso nel gusto

Da un punto di vista nutrizionale e metabolico, non c’è alcuna differenza tra zucchero bianco e zucchero di canna. Il nostro corpo li digerisce allo stesso modo: il saccarosio viene scomposto nell’intestino in glucosio e fruttosio, che sono poi assorbiti ed utilizzati come qualsiasi altro zucchero.

Anche i minerali contenuti nella melassa (come ferro o potassio) sono presenti in quantità troppo basse per avere un impatto reale sulla salute.


Allora è meglio preferire il miele?

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Anche il miele, come lo zucchero, è composto principalmente da glucosio e fruttosio.

Tuttavia, viene spesso percepito come più sano perché è un prodotto naturale, non raffinato, e contiene piccole quantità di vitamine, enzimi e antiossidanti. Questi nutrienti, però, sono presenti in quantità molto basse e non compensano gli effetti di un consumo eccessivo.

Dal punto di vista calorico e glicemico, il miele è paragonabile allo zucchero.

Quindi, se usato con moderazione, il miele può essere un’alternativa gustosa allo zucchero, ma non è esente da effetti metabolici. Anche in questo caso, la chiave è sempre la quantità.


Esistono zuccheri light, senza calorie?

Si parla in questo caso di dolcificanti, generalmente usati in alimenti, prodotti per diabetici, bevande, dessert, gomme da masticare. Di fatto, non contengono zuccheri o comunque ne hanno pochi.

Tra i dolcificanti troviamo due categorie principali: quelli naturali e quelli artificiali.

Naturali: stevia, eritritolo, xilitolo, zucchero di cocco, miele, sciroppo d’agave.

Artificiali: aspartame, sucralosio, acesulfame K.

Molte di queste sostanze, tuttavia, devono ancora essere oggetto di studi approfonditi per comprenderne appieno gli effetti a lungo termine.


La verità? Conta quanto zucchero usi, non quale

La raccomandazione ufficiale secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMA), il consumo giornaliero di zuccheri semplici non dovrebbe superare il 5-10 % delle calorie totali assunte. Con zuccheri semplici aggiunti non si fa riferimento a quelli che derivano dalla frutta o dal lattosio contenuto in yogurt e latte.

Le principali fonti di zuccheri aggiunti sono il miele, le confetture e le marmellate, il cioccolato, i dolci e le torte, i gelati, i biscotti, le caramelle, lo zucchero nel caffè o nel tè/tisane, bevande gassate.

Quindi la domanda non è: “meglio bianco o di canna?”, ma piuttosto: “Quante volte al giorno dolcifico? E quanto zucchero sto usando?”.

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